DESCRIZIONE SENZA PARTECIPAZIONE “I Cattolici e le elezioni politiche del 2018”

 

Divorzio Breve, DAT- Disposizioni Anticipate di Trattamento, Unioni Civili, è tutto quel che resta della XVII legislatura che ci siamo lasciati alle spalle. I tifosi di Renzi blaterano di 278.000 di posti di lavoro creati, ma noi, almeno in meridione, non ce ne siamo accorti!
Da cattolici notiamo il ruolo notarile o notaresco, assunto dal direttore di Avvenire che il 6 marzo scorso, sul suo editoriale “Cambio di quadro”, si limita ad una descrizione di quanto accaduto nelle ultime elezioni politiche, senza il minimo cenno a una lettura sapienziale alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. D’altra parte è comprensibile, l’assenza dei cattolici dal dibattito pubblico e da quello culturale, finisce per tramutarsi in assenza dalla discussione politica. I cattolici, dalle colonne di Avvenire, fanno una descrizione senza partecipazione. Quello che dovrebbe essere un apporto originale che, alla luce della fede e della ragione, individui perdenti e vincenti, le poste in gioco e le conseguenze delle elezioni politiche sul piano del bene comune, mostra essere un semplice guardare e descrivere. La conclusione dell’editoriale è banale ed omologata: “il vero campionato che l’Italia può e deve vincere in Europa e non fuori da essa”. Quella Europa che si chiama Unione Europea, che ci impone per legge la scristianizzazione, la secolarizzazione, la destrutturazione dell’identità spirituale, morale, cultuale, economica ed, ultimamente persino culinaria, dell’Europa. Non si sa se dispiacersi più per la banalità o per l’omologazione delle conclusioni al pensiero unico oppure, ancora, dolersi per l’omaggio idolatrico offerto sull’altare della UE vista più come un dogma, che come una possibilità.
Un elemento incoraggiante dell’esito elettorale 2018, è il fallimento della lista capeggiata dalla Bonino che, blindata dai suoi amici, ha salvaguardato comunque il suo seggio in parlamento. Ma lo stesso esito ci dice che la gente non ha capito le false urgenze su cui il PD ha fatto leva, lo ius soli, l’antifascismo, il “+Europa”, il tutto nella cornice della martellante propaganda su una ripresa economica, della quale Gentiloni sarebbe l’artefice insieme al PD, e che gli italiani continuano testardamente, a non vedere.
Ad eccezione del leader del Family Day, Gandolfini, che ha mostrato un buon senso ed una intelligenza politica vincente, i Cattolici, per l’ennesima volta sono stati ininfluenti. La loro assenza comincia ad essere percepita persino, come irrilevante… Una assenza che non manca a nessuno, è il massimo!!!!!!
Nessuno più si accorge che non ci sono. E non è detto che, in atto, si tratti di un male!

1 comment
  • Fra’ Candido
    marzo 9, 2018 at 1:52 pm

    Lascia pensare e amareggia quanto scrivi. Condivido alcune considerazioni. Sembra che i cattolici non abbiamo idee proprie per capire ciò che avviene e valutarlo alla luce della DSC. A forza di disprezzare la dottrina(lett. insieme di idee), alcuni “cattolici adulti” sono costretti a omologarsi e finiscono per diventare “cattolici adulteri “, cioè tradiscono la specificità del pensiero Cristiano.

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